Trekking biblico in Galilea
da Nazaret a Cafarnao
Una guida in 11 tappe a piedi sulla via di Gesù
attraverso la Galilea, con percorsi a Gerusalemme e Betlemme


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Lavi

Kibbutz Lavi
Il Kibbutz Lavi (in ebraico לָבִיא: leone) fu fondato nel 1949. Sotto il mandato britannico nel periodo dei pogrom, tra il 1939 e il 1940 circa 10mila bambini ragazzi e giovani furono trasferiti nel Regno Unito per essere messi in salvo dalla furia nazista. Terminato l’orrore nazista fu concesso loro di ritornare in Israele: un gruppo di loro fondò il kibbutz Lavi che si caratterizza ancora oggi per la stretta osservanza religiosa tipica degli ebrei ortodossi. Appena fuori dal Kibbutz vi è il memoriale dell’olocausto che questi figli posero in ricordo dei loro genitori o familiari di cui non seppero più nulla.
Alla base della convivenza nel Kibbutz vi è l’idea della partecipazione e democrazia. L’ideale iniziale dei Kibbutzim (se ne contano 270 in Israele) si fondava sul principio socialista dell’uguaglianza e della condivisione del lavoro facendo fronte alle necessità di ciascun componente. L’economia del Kibbutz Lavi si fonda principalmente sull’agricoltura ma la sua particolarità oggi è quella di fornire manufatti per tutte le sinagoghe del mondo. Inoltre il Kibbutz possiede un lussuoso Hotel di 188 stanze aperto a tutti i visitatori che ovviamente sono invitati a rispettare le feste e il ritmo della vita ebraica.
Informazioni: Kibbutz Lavi
Lavi o Lubya?
In epoca crociata Lavi fu conosciuto con il nome di Lubia (لوبيا) e fu la sede dove Saladino si accampò nella battaglia contro i crociati ai Corni di Hattin. L’attuale nome Lavi è il toponimo che nel febbraio 1949 sostituì quello arabo di Lubya. Il cambiamento fu certamente simbolico, poiché venne ripreso il nome del villaggio all’epoca del secondo Tempio, esprimendo così la rinascita del popolo ebraico e l’insediamento nella Terra d’Israele.
Secondo l’interpretazione araba, questo episodio – accanto a molti altri – costituisce la cosiddetta Nakba (cioè catastrofe) che ebbe luogo a partire dalla nascita dello Stato d’Israele nel 1948. Lavi fu uno dei luoghi più caldi della guerra arabo-israeliana del 1948: gli arabi ivi residenti furono espulsi dall’esercito israeliano Haganah, il villaggio distrutto e fu loro interdetto il ritorno. Secondo lo storico Issa Mahmoud, nel 1945 vi erano 2730 abitanti. Tre anni dopo, la popolazione araba si disperse in 23 paesi. Gli arabi emigrarono soprattutto in Europa (Danimarca, Svezia, Germania) ma anche in Canada e Stati Uniti. (Cf. Issa Mahmoud, «Resisting Oblivion: Historiography of the Destroyed Palestinian Village of Lubya», Refuge 21/2 [2003] 14-22).